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Mondiali 2015 - Comunicato Stampa

IL BU DO KAN AI CAMPIONATI MONDIALI KARATE TRADIZIONALE: DUE ORI E UN ARGENTO

Splendido esordio dell’atleta  del BU DO KAN ALESSANDRA LAZZARIN ai CAMPIONATI MONDIALI DI KARATE TRADIZIONALE U.W.K .( Union Word Karate, con le maggiori federazioni internazionali di karate di diversi stili)  svoltisi dal 14 al 18 ottobre  a CAPODISTRIA, in SLOVENIA: DUE ORI , UN ARGENTO E UN QUINTO POSTO

La ventiduenne atleta, da qualche anno nella nazionale F.I.K.T.A. di KATA, è stata convocata a questa edizione dei Campionati Mondiali  in  quattro specialità: KATA INDIVIDUALE E A SQUADRE, KUMITE A SQUADRE E FUKUGO. I tecnici della nazionale, vista la sua straordinaria crescita tecnica e il suo stato di ottima forma all’inizio di questa stagione agonistica, hanno scommesso su di lei affidandole una responsabilità non  da poco. Alla sua prima convocazione ad un mondiale,  e senza mai avere partecipato ad un Campionato Europeo, ALESSANDRA  si è trovata a gareggiare in specialità molto diverse tra loro.

Nonostante la pressione psicologica della responsabilità affidatale, Alessandra ha dato prova di carattere e si è concentrata al massimo esprimendo le sue enormi potenzialità, anche se, a detta del suo Maestro, il Direttore Tecnico del BU DO KAN Giorgio Gazich, non ancora al massimo delle sue reali possibilità.

Anziha detto il M° Gazich – vista la sua giovane età Alessandra ha ancora un grande margine di  miglioramento e una carriera davanti a sé. Questi Mondiali hanno premiato anni di durissimo lavoro, di preparazione  tecnica e atletica, di allenamenti intensi e personalizzati per curare ogni volta un particolare, perfezionare le tecniche, la dinamica dei movimenti, la pulizia formale, tutte caratteristiche indispensabili per il kata.  Bisogna lavorare soprattutto sulla tecnica – il kata è una prova di perizia tecnica e precisione – ma anche sull’aspetto psicologico della “tenuta”, della resistenza alla fatica e allo stress, della concentrazione fino alla fine.

A tutto ciò si aggiungono gli allenamenti con la squadra nazionale e con gli allenatori della F.I.K.T.A. Ma questi anni di sacrifici – Alessandra ha iniziato questo tipo di preparazione da circa 5 anni – hanno dato ora i primi importanti risultati. Sono davvero felice per lei ma anche per tutto il BU DO KAN, la Società che l’ha vista crescere e in cui si è formata come atleta e come persona. Tutti i suoi compagni di allenamento hanno contribuito  al suo miglioramento e sono orgogliosi per un  risultato così prestigioso. Poi c’è tutto l’aspetto più “nascosto” ma non per questo meno importante della preparazione atletica globale che è stato curato dal M° Andrea Grasselli, uno dei miei primi allievi , campione Europeo nel 1989”.

 

Nella gara di KATA A SQUADRE SINCRONIZZATO le atlete ALESSANDRA LAZZARIN, CARLOTTA PRETE  e MARTINA TOMMASI hanno condotto una gara superba, sia nelle eliminatorie che nelle finali. Hanno conquistato l’oro distanziando di parecchi decimi le squadre di BRASILE, GERMANIA  e  SERBIA, giunte rispettivamente al 2°, al 3° e al 4° posto.

Nella gara di KUMITE A SQUADRE la formazione ALESSANDRA LAZZARIN, CARLOTTA PRETE, MARTINA BOCCI, ha superato brillantemente le fasi eliminatorie e in finale ha battuto la compagine del BRASILE.

Alessandra, la più giovane tra le atlete convocate, è entrata perfettamente in sintonia con le sue compagne di squadra, ha trovato il giusto affiatamento nonostante fosse l’unica al “debutto” mondiale.

Nella prova individuale del FUKUGO – prove alternate di kata e kumite ad eliminazione diretta  – la finale di kumite, dopo l’eliminazione in semifinale delle due fortissime brasiliane,  è stata tutta italiana: ALESSANDRA si è trovata di fronte CARLOTTA PRETE, la trentenne milanese con una grande esperienza di competizioni internazionali, pluridecorata campionessa europea e mondiale, che l’ha battuta di stretta misura. Argento per Alessandra e oro per Carlotta in una gara come quella del fukugo che richiede versatilità, massima concentrazione, grinta e determinazione , padronanza di sé e delle situazioni.

Unico rammarico – si fa per dire – il quinto posto nel KATA INDIVIDUALE, che ha lasciato un po’ l’amaro in bocca anche perché ALESSANDRA aveva solo due decimi dalla quarta in classifica e quindi per un soffio non si è qualificata per le finali. Ma questo è stato un po’ il prezzo pagato per l’esordio Mondiale, che si è aperto proprio con le prove individuali di kata: si può immaginare la tensione, l’adrenalina, la preoccupazione di scendere in un’arena così importante con il fardello delle diverse specialità da affrontare.

 

“Ed ora – ha concluso il M° Gazich – visto il suo bagaglio tecnico e  la sua giovane età, che la collocano nella rosa delle atlete migliori a livello nazionale ed ora anche internazionale,  questo può essere per Alessandra l’inizio di un lungo percorso ricco di emozioni e  soddisfazioni.

C’è sicuramente da parte sua una maggiore consapevolezza delle sue capacità e  del livello tecnico raggiunto ed allo stesso tempo del lavoro che bisogna fare per manterlo e perfezionarlo.

Alessandra è una ragazza intelligente e saprà sicuramente continuare il percorso intrapreso”.


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