Sette nuove cinture nere al BU DO KAN: salgono così a 230 in totale gli allievi che hanno raggiunto il mitico traguardo della cintura nera di karate.
Alla sessione di esami federali FIKTA svoltasi a Monza domenica 19 novembre, con la supervisione del M° Hiroshi Shirai, coadiuvato dai Maestri federali, sono stati promossi Cintura nera 1° Dan Luca Fiorini, Andrea Povolo, Emanuele Galluccio, Stefano Lani e Gilberto Angelo Crespi.
Altri allievi del M° Gazich hanno raggiunto inoltre altri importanti traguardi: promossi al grado di Cintura nera 2° Dan Rocco Tandurella, classe 2003, mentre Lucia Salandin, classe 1975, ha superato una prova difficile e impegnativa ottenendo brillantemente il grado di Cintura nera 5° Dan.
Mercoledì 22 novembre, inoltre, hanno sostenuto l’esame di Cintura nera 1° Dan anche Enrico Mismirigo, classe 1949, e Gianluigi Morelli, classe 1967.
La cintura nera non é solo un punto di arrivo dopo anni di studio, di impegno fisico e mentale: é anche l’inizio di un nuovo percorso di crescita tecnica per andare sempre più in profondità nella conoscenza di questa arte marziale così affascinante ma anche così impegnativa per chi pratica con costanza, serietà e spirito di ricerca.
“Il karate si pratica tutta la vita”: questo il principio ispiratore della scuola di karate tradizionale del BU DO KAN.
Tra i neopromossi cintura nera troviamo tre giovani agonisti - Luca Fiorini, Emanuele Galluccio e Andrea Povolo - e quattro adulti ultracinquantenni che hanno iniziato la pratica del karate da oltre dieci anni e continuano ad allenarsi con costanza e continuità. Nuove strade si aprono quindi per gli agonisti, che potranno affrontare con spirito diverso le difficoltà legate alle competizioni a loro riservate; nuovi orizzonti da esplorare anche per Enrico, Gianluigi, Stefano e Gilberto, a dimostrazione che il karate, se praticato seriamente, diventa una componente essenziale e irrinunciabile della vita quotidiana per il benessere fisico e psichico della persona.
Il M° Gazich così ha commentato questi importanti traguardi raggiunti dai suoi allievi:
“ Il karate é una disciplina adatta a tutte le età. Essenziale é praticarlo costantemente. Non ci devono fermare gli acciacchi fisici che inevitabilmente si presentano con l’avanzare dell’età anagrafica e neppure - per i più giovani - le difficoltà o le delusioni per le sconfitte nelle competizioni.
L’agonismo é solo una fase del karate, uno dei suoi aspetti.
Al Bu Do Kan dedichiamo grandi energie e risorse per la preparazione agonistica ma seguiamo con altrettanto impegno l’aspetto educativo e formativo.
La forza di un karateka é andare oltre l’oggi e proiettarsi verso il futuro per raggiungere sempre nuovi traguardi, alla ricerca della perfezione per “pulire l’animo” dalle scorie che inevitabilmente la vita produce.
Il “DO”, la via, in senso spirituale, non é semplice: é ardua, piena di complicazioni e ostacoli. Il praticante deve affrontare un ostacolo alla volta, con dedizione, costanza e serenità d’animo.
Ogni sassolino che incontriamo va tolto e gettato alle spalle: ciò che conta non sono i sassolini che dobbiamo ancora togliere per liberare il nostro cammino, ma quanti ne abbiamo lasciati alle nostre spalle.
Questo dà coraggio per andare avanti e migliorare se stessi”.